15 ottobre 2020 - 16:36,
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COMUNICATO STAMPA DELLA PRESIDENZA CONI CAMPANIA
In seguito ad alcune notizie apparse sui social e sui media, ho ricevuto molte sollecitazioni di chiarimenti circa il fatto che basti tesserare gli sportivi amatoriali occasionali, quelli della cosiddetta “ partita fra amici”, ad un Ente di Promozione Sportiva o ad una Federazione riconosciuti dal CONI per superare gli “ostacoli” posti dal DPCM del 13 ottobre 2020.
Sottolineo che per rientrare nei canoni consentiti dal DPCM, l’attività sportiva, deve avere le caratteristiche di continuità cioè deve svolgersi attraverso l’organizzazione programmato di campionati e di gare, nel pieno rispetto dei protocolli emanati dai soggetti organizzatori, Federazioni Sportive ed Enti di Promozione Sportiva; protocolli ”idonei a prevenire e ridurre il rischio di contagio”
È assolutamente escluso il carattere dell’occasionalità ed amatorialità.
Le notizie apparse sui media, lette in modo diverso, fanno erroneamente sembrare che il mondo dello sport possa offrire un escamotage finalizzato all’elusione di un decreto governativo e ad aggirarne le norme.
Questa è una opzione che rifiuto con fermezza perchè , se applicata, sarebbe una modalità interpretativa di cui escludo la correttezza essendo assolutamente non in linea con quanto previsto dal DPCM.
Il mondo dello sport, come altri settori della vita sociale ed economica del Paese, è chiamato ad un ruolo di grande responsabilità, in particolare laddove è investito della fiducia delle Istituzioni che emanano norme che gli consentono di non fermarsi.
In questo senso, il mio appello a tutte le componenti del mondo sportivo riconosciuto dal CONI ad attenersi alla corretta interpretazione e applicazione del DPCM del 13 ottobre 2020.
Sergio Roncelli
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